4 novembre 2009 - Commemorazione di Giuseppe Fanin

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Per l'annuale commemorazione della morte di Giuseppe Fanin, avvenuta il 4 novembre 1948, è stata richiesta dall'Associazione la celebrazione di una Santa Messa "il più simile possibile a quella che lo ha accopagnato per l'ultima volta", quindi una Santa Messa nella forma straordinaria del Rito Romano.

Essendo il quattro novembre, per la diocesi di Bologna, anche la solennità dei patroni Santi Martiri Vitale e Agricola, si è preferito celebrare una messa secondo il Motu Proprio Summorum Pontificum per questi ultimi. Naturalmente durante l'omelia l'officiante non ha trascurato la memoria di Fanin, ponendo anzi la sua vita ed il suo omicidio nel solco tracciato dai nostri primi martiri.

S. Messa Tridentina
secondo il Rito stabilito dal B. Giovanni XXIII del 1962,
a norma del Motu Proprio "Summorum Pontificum"
di Papa Benedetto XVI

Dalla Lettera Apostolica di Sua Santità Benedetto XVI Motu Proprio data Summorum Pontificum:
(...)
A seguito delle insistenti preghiere di questi fedeli, a lungo soppesate già dal Nostro Predecessore Giovanni Paolo II, e dopo aver ascoltato Noi stessi i Padri Cardinali nel Concistoro tenuto il 22 marzo 2006, avendo riflettuto approfonditamente su ogni aspetto della questione, dopo aver invocato lo Spirito Santo e contando sull’aiuto di Dio, con la presente Lettera Apostolica stabiliamo quanto segue:

Art. 1. Il Messale Romano promulgato da Paolo VI è la espressione ordinaria della “lex orandi” (“legge della preghiera”) della Chiesa cattolica di rito latino. Tuttavia il Messale Romano promulgato da S. Pio V e nuovamente edito dal B. Giovanni XXIII deve venir considerato come espressione straordinaria della stessa “lex orandi” e deve essere tenuto nel debito onore per il suo uso venerabile e antico. Queste due espressioni della “lex orandi” della Chiesa non porteranno in alcun modo a una divisione nella “lex credendi” (“legge della fede”) della Chiesa; sono infatti due usi dell’unico rito romano.

Perciò è lecito celebrare il Sacrificio della Messa secondo l’edizione tipica del Messale Romano promulgato dal B. Giovanni XXIII nel 1962 e mai abrogato, come forma straordinaria della Liturgia della Chiesa. Le condizioni per l’uso di questo Messale stabilite dai documenti anteriori “Quattuor abhinc annos” e “Ecclesia Dei”, vengono sostituite come segue:

(...)

A distanza di alcuni mesi siamo stati costretti ad includere tra le nostre iniziative questa Santa Messa, che non si può certo definire un evento mediatico.

Aggiornamento del 18 marzo 2010.
I gestori del sito del Vaticano hanno deciso di non rendere più disponibile, seppur in modo nascosto, il documento del Santo Padre; giusto per dimostrare che tutto il mondo è paese. Vi basti, speriamo, quanto abbiamo riportato qui sopra.